
Nelle Sacre Scritture ci sono diverse descrizioni di profeti a cui Dio ha chiesto di costruire delle navi. La descrizione dei progetti di queste navi è estremamente sintetica e il lettore superficiale può essere portato a vedere, in questi resoconti, delle incongruenze tecniche e ambientali tali da suscitare a volte ilarità.
Colui che, con sincerità d’animo, desideri analizzare e comprendere queste descrizioni di tecnica nautica e di coerente realtà ambientale, senza lasciare spazio a pregiudizi che possano ostacolare il proprio processo di apprendimento conoscitivo e spirituale, è necessario prima di tutto che acquisisca un po’ di scienza nautica. Questo primo caminetto ha lo scopo, iniziando appunto dalle conoscenze nautiche necessarie di progettare, attraverso la proiezione di circa 130 diapositive, i sommergibili dei Giarediti. Popolo e natanti accennati anche in documenti storici sotto la dicitura: “Gli Yucatani e i pezzi di legno vuoti”.
La descrizione tecnica che i profeti fanno di questi natanti porta a concludere che, per quei tempi, la loro ideazione era veramente un fatto tecnologicamente innovativo e molto funzionale. Queste navi potevano benissimo rispondere agli scopi per cui il Signore aveva comandato che fossero costruite.
La presentazione, realizzata dall’Associazione culturale ISA, vuole dare un contributo ad una realtà che nessuno può disconoscere e cioè che Dio, in quanto tale, non poteva dare che indicazioni di progettazione e di tecnica costruttiva tecnicamente veritiere e superiori al livello tecnologico e ambientale di quei tempi e che solo oggi, con i grandi progressi fatti nella scienza nautica, risultano incredibilmente realistiche.
Durante questo caminetto viene descritta la prima traversata oceanica di cui l’uomo ha un resoconto. Tutto ciò avvenne circa quaranta secoli or sono, a mezzo di natanti originali e innovativi, senza vele, senza motori, senza remi e senza timoni. Leggeri come uccelli sulle acque, questi natanti furono sospinti dai venti e dalle correnti oceaniche per prendere terra, tutti quanti, in un punto della costa occidentale Americana.
Piero Durazzani
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